Faceva molto freddo quel giorno di qualche anno fa quando Anna, la volontaria che si occupava dei gatti randagi che vivevano in quella zona rurale vicino a Ronco Scrivia, si accorse subito che qualcosa non andava: la micia, ormai un po’ avanti negli anni, che da tempo lei alimentava e che non si era mai fatta avvicinare, le era venuta incontro miagolando come se volesse comunicarle qualcosa
Allora Anna l’aveva seguita ed insieme erano arrivate in un punto del bosco, un po’ nascosto, dove c’erano due cucciolini. “Ti sei decisa finalmente – disse Anna alla micia – a darmi un po’ di confidenza”
No, non era confidenza, il giorno dopo Anna trovò la micia morta. Capì, allora, che per quel misterioso senso della vita e della morte che hanno gli animali, la micia le aveva chiesto di accudire i suoi piccoli. Con quel miagolio le voleva dire di pensare a loro quando lei non ci sarebbe stata più. Anna si chinò e vide che i due piccolini erano una femminuccia ed un maschietto.
Così è iniziata, diversi anni fa, la storia di Fanfan e di Roll, due orfanelli nati da quella micia un po’ burbera ed asociale che alla fine aveva scelto di fidarsi di Anna chiedendole di adottarli, con un “dopo di lei” felino.
Adesso Roll è cresciuto ed è il padrone del divano in una bella casa in corso Sardegna a Genova in cui vivono degli amici di Anna. Anche Fanfan è cresciuta, ma lei è rimasta con Anna, anche perché è diventata la migliore amica di Luna, la cagnolona, grande, grossa e …..tenera con cui spesso gioca a rimpiattino come nella foto qui sopra
Luna, che assieme ad Anna ha condiviso la scoperta di quei due batuffoli, non si è tirata indietro, neanche lei, nella voglia di dar loro una mano, o meglio, una zampa. Quella micia che qualche anno or sono chiese ad Anna di regalare un futuro alle sue creature, non aveva neppure un nome. Ed anche adesso è soltanto Micia, ma non serve un nome per commuoversi.